Fornitura Energia Elettrica

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    valutando prezzo, solidità del fornitore, customer experience e assistenza al cliente

Clienti privati e domestici

Qualsiasi sia il tuo consumo
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  • chi consuma ugualmente lungo la giornata e vuole fissare il prezzo per un lungo periodo

  • Fascia monoraria a 7.55 c€/kWh
  • 86 € all'anno
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  • fino al 11-feb-2020
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  • PUN monorario: media aritmetica mensile del Prezzo Unico Nazionale (PUN) orario in ciascun mese di prelievo, pubblicato dal GME sul suo sito. PUN multiorario: media aritmetica mensile del Prezzo Unico Nazionale (PUN) orario in ciascun mese di prelievo ed in ciascuna fascia oraria contrattuale, pubblicato dal GME sul suo sito.Prezzo variabile a scelta in base al PUN orario o multiorario
  • fino al 14-gen-2019

Imprese che consumano meno di 50'000 kWh/anno

Ovvero spendi meno di € 10’000 all’anno
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  • fino al 29-feb-2020

Perchè abbiamo scelto

  • Al primo posto per Customer Experience

    tra le Utilities in Italia per KPMG

  • Il più grande fornitore a capitale privato in Italia

    e il partner migliore a cui affidare la propria fornitura

  • Nessun deposito cauzionale richiesto

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  • La bolletta + trasparente

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    per gestire al meglio i tuoi consumi, la tua spesa e il tuo profilo

  • Assistenza telefonica dall'Italia

    disponibile da lunedi al venerdi 8-21 e il sabato dalle 9-13

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VIDEO DI APPROFONDIMENTO

Approfondisci la tua conoscenza

FAQ

Frequently Asked Questions

La liberalizzazione del mercato energetico consente ai singoli utenti di poter scegliere liberamente il proprio fornitore di energia senza dover apportare alcuna modifica all’impianto esistente e al contatore. Nel caso in cui si volesse tornare ad usufruire del servizio di maggior tutela, il consumatore potrà rescindere liberamente il contratto rispettando ovviamente le condizioni di recesso concordate. Da luglio 2019 il mercato tutelato cesserà di esistere.

L’elevato numero di compagnie che popolano il libero mercato ha inevitabilmente innescato l’adozione di politiche commerciali particolarmente competitive, che fanno spesso leva sul prezzo delle tariffe che quindi rappresentano il mezzo più efficacie per conquistare la clientela. Infatti le offerte luce e gas del libero mercato sono in genere più vantaggiose rispetto a quelle del servizio tutelato.
Oltre ai prezzi, un altro punto di forza del libero mercato è rappresentato da tutti i servizi extra inclusi nell’attivazione delle tariffe, come ad esempio i servizi per gestire in modo più semplice le utenze oppure l’accesso a particolari sconti e promozioni speciali.
Chi decide di aderire al libero mercato deve quindi essere in grado di selezionare l’offerta valutando vari fattori, che vanno ben oltre la semplice valutazione della componente prezzo.

La liberalizzazione ha per oggetto le fasi di produzione e vendita di energia, mentre non riguardale fasi di trasporto e distribuzione.

Il consumatore che decide di cambiare il proprio fornitore energetico non deve sostenere alcuna spesa a patto che non siano state effettuate ulteriori migrazioni nei dodici mesi precedenti la sottoscrizione del nuovo contratto. In questo caso specifico sarà necessario verificare le condizioni contrattuali stipulate e potrebbero essere addebitati dei costi aggiuntivi iniziali da versar al distributore del servizio per la nuova fornitura. Non è previsto alcun addebito nel caso in cui si decida, partendo da un contratto sul mercato libero, di passare nuovamente al mercato di maggior tutela.

No, i clienti che decidono di passare al mercato libero non sono obbligati al cambio di fornitore di energia elettrica. Ricordiamo che il passaggio al mercato libero sarà obbligatorio dal 1 luglio 2019.

Chi, dopo il 1 luglio 2019, non sarà passato al mercato libero rimarrà nel servizio di salvaguardia che è ben diverso dal servizio di maggior tutela.

Questo servizio è stato istituito al fine di evitare che un cliente del mercato libero, rimasto senza contratto di fornitura, restasse senza elettricità (da qui il termine di “salvaguardia”).

A livello di bolletta questa tipologia di servizio comporta costi elevati; il servizio di salvaguardia è gestito da operatori territoriali di riferimento i quali regolano le condizioni economiche. Arera rimane l’autorità di riferimento che si occupa del controllo di codesti operatori.

Tale voce, in bolletta, rappresenta appunto un ricalcolo di consumo o corrispettivo fatturato in bollette antecedenti.

I ricalcoli che si possono riscontrare sono:

  • Ricalcoli consumi precedenti stimati: questa voce è presente quando si ha la disponibilità delle letture effettive relative ai consumi, in seguito a bollette precedenti, basate su dati stimati (letture e consumi);
  • Ricalcoli consumi per altri motivi: essi si presentano al manifestarsi dei seguenti casi:
    • Modifica dei dati di misura;
    • Modifica delle componenti di prezzo.

Il funzionamento del sistema elettrico nazionale impone che sia mantenuto l’equilibrio tra offerta e domanda di energia elettrica; è quindi necessario produrre, istante per istante, la quantità di energia richiesta dalla totalità dei consumatori (famiglie e aziende).

La gestione di questa operazione è affidata a Terna, il gestore della rete di trasmissione (alta tensione).

Il cliente può scegliere tariffe differenti in base ai propri consumi optando per un’offerta con un prezzo vantaggioso nelle ore della giornata in cui maggiormente consuma.

Le fasce orarie sono 3 e vengono definite dall’autorità nel modo indicato di seguito:

  • Fascia F1 dalle 08.00 alle 19.00 dal lunedì al venerdì;
  • Fascia F2 dalle 07.00 alle 08.00 e dalle 19.00 alle 23.00 dal lunedì al venerdì;
    Fascia F2 dalle 07.00 alle 23.00 nel weekend;
  • Fascia F3 dalle 00.00 alle 07.00 e dalle 23.00 alle 24.00 da lunedì a sabato, tutte le ore la domenica e i giorni festivi.

Di solito le fasce F2 e F3 vengono accorpate in un’unica fascia definita F23

Sono presenti sul mercato 2 tipologie di tariffe:

  • Tariffa monoraria: corrisponde alla fascia F0 che garantisce lo stesso prezzo dell’energia per tutto il giorno. Adatta per chi utilizza energia elettrica tutto il giorno, indipendentemente dall’orario;
  • Tariffa bioraria: il prezzo della materia prima energia varia in base alla fascia oraria. Ci saranno quindi prezzi differenti tra le fasce F1 e F23. Offerta consigliata per chi consuma maggior mente nel week-end o nelle ore serali, quando l’energia elettrica costa meno.

Dal 2017 è entrata automaticamente in vigore una nuova tariffa elettrica (TD – tariffa clienti domestici) non differenziata per i clienti domestici. La tariffa TD è indipendente dalla potenza contrattualmente impegnata e dalla condizione di residenza.

In cosa consiste la tariffa TD?

Prima della sua introduzione le tariffe domestiche (mono e bi orarie) erano suddivise, per quanto concerne gli oneri di rete, in 4 fasce di consumo. Con l’introduzione della tariffa suddetta gli oneri di rete non sono più presenti e gli scaglioni per gli oneri generali sono stati ridotti da 4 a 2. (≤ 1800 kWh; > 1800 kWh).

L’ARERA aggiorna ogni 3 mesi le componenti:

  • Quota fissa (oneri generali);
  • Quota potenza (servizi di rete);
  • Quota energia (servizi di vendita);
  • Imposte (accise ed IVA);

determinanti le tariffe per il mercato di maggior tutela.
Nel mercato libero la Quota energia (servizi di vendita) è definita dai singoli fornitori di energia.

Potenza contrattualmente impegnata [kW]:

  • È il livello di potenza indicato nei contratti e reso disponibile dal fornitore. È definita in base alle esigenze del cliente, in funzione del tipo e del numero di apparecchi elettrici normalmente utilizzati. Si può scegliere tra i seguenti scaglioni:
    • 1,5 kW;
    • 3 kW
    • 4,5 kW;
    • 6 kW.
  • Per valori di potenza superiori, l’utenza è attivata in trifase e generalmente gli scaglioni sono: (10 – 15 – 20 – 25 – 30) kW

Potenza disponibile [kW]:

  • È la potenza massima prelevabile dall’impianto di distribuzione, superato tale limite l’erogazione viene interrotta. La potenza disponibile è pari al 10% in più rispetto a quella impegnata.

L’imposizione fiscale sull’energia elettrica è costituita dalle seguenti 2 voci:

  • Imposta di consumo (accisa): diversificata per scaglioni e/o tipologia di impiego;
  • IVA: applicata sull’importo complessivo (al lordo dell’imposta di consumo).
Imposta di consumo (accisa) – USI DOMESTICI
Abitazione di residenza anagrafica con potenza impegnata fino a 3 kW. Abitazione di residenza anagrafica con potenza impegnata fino a 3 kW. Abitazione di residenza anagrafica con potenza impegnata superiore a 3 kW. Altre abitazioni
(“seconde case”).
Consumi fino a 150 kWh/mese Consumi oltre 150 kWh/mese
Esente 0,0227 € 0,0227 € 0,0227 €
IVA – USI DOMESTICI
Uso domestico relativo al fabbisogno di strutture residenziali/abitative a carattere familiare o collettivo (caserma, scuola, asilo, casa di riposo, convento, orfanotrofio, brefotrofio, carcere mandamentale, condominio). Vedi circolare del Ministero delle Finanze n. 82/E del 7/4/99. 10%

Voltura:

  • È il passaggio contemporaneo del contratto di fornitura da un cliente ad un altro senza interrompere l’erogazione di energia elettrica o di gas.

Subentro:

  • Rappresenta l’attivazione della fornitura da parte di un nuovo cliente a causa della cessazione del contratto del cliente precedente, che ha richiesto anche la disattivazione del contatore.

I rincari sono ormai all’ordine del giorno, il settore energetico è uno tra i principali settori che presenta aumenti di costi. Diventa fondamentale quindi risparmiare energia elettrica, sia a livello economico (che ambientale).

Quali potrebbero essere, a livello domestico, le accortezze da porre in essere affinché la bolletta impatti meno sulle spese a fine mese.

Le nuove tecnologie e uno stile di vita consapevole e attento agli sprechi permettono di risparmiare energia elettrica in modo semplice e senza troppo impegno.

Possibili soluzioni per ridurre sprechi di energia:

  • Elettrodomestici, anche se in standby, hanno un peso in bolletta; spegnergli completamente è un primo semplice modo per ridurre tale spreco;
  • Utilizzo di lampade LED che consumano molto meno rispetto ai sistemi di illuminazione tradizionali e hanno una durata molto superiore;
  • Aprire il frigorifero solo quando è necessario;
  • Prediligere forno a microonde rispetto a quello elettrico;
  • Utilizzare lavatrice di notte (il costo dell’energia elettrica è minore rispetto al giorno);
  • Dotarsi di elettrodomestici a basso consumo.
Offerta

Clienti privati e domestici

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  • chi preferisce seguire l'andamento del mercato

  • Fascia F1 9.4 c€/kWh
    Fascia F2 6.4 c€/kWh
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  • fino al 14-gen-2019

Imprese che consumano meno di 50'000 kWh/anno

Ovvero spendi meno di € 10’000 all’anno
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  • Tariffe per fasce
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Frequently Asked Questions

La liberalizzazione del mercato energetico consente ai singoli utenti di poter scegliere liberamente il proprio fornitore di energia senza dover apportare alcuna modifica all’impianto esistente e al contatore. Nel caso in cui si volesse tornare ad usufruire del servizio di maggior tutela, il consumatore potrà rescindere liberamente il contratto rispettando ovviamente le condizioni di recesso concordate. Da luglio 2019 il mercato tutelato cesserà di esistere.

L’elevato numero di compagnie che popolano il libero mercato ha inevitabilmente innescato l’adozione di politiche commerciali particolarmente competitive, che fanno spesso leva sul prezzo delle tariffe che quindi rappresentano il mezzo più efficacie per conquistare la clientela. Infatti le offerte luce e gas del libero mercato sono in genere più vantaggiose rispetto a quelle del servizio tutelato.
Oltre ai prezzi, un altro punto di forza del libero mercato è rappresentato da tutti i servizi extra inclusi nell’attivazione delle tariffe, come ad esempio i servizi per gestire in modo più semplice le utenze oppure l’accesso a particolari sconti e promozioni speciali.
Chi decide di aderire al libero mercato deve quindi essere in grado di selezionare l’offerta valutando vari fattori, che vanno ben oltre la semplice valutazione della componente prezzo.

La liberalizzazione ha per oggetto le fasi di produzione e vendita di energia, mentre non riguardale fasi di trasporto e distribuzione.

Il consumatore che decide di cambiare il proprio fornitore energetico non deve sostenere alcuna spesa a patto che non siano state effettuate ulteriori migrazioni nei dodici mesi precedenti la sottoscrizione del nuovo contratto. In questo caso specifico sarà necessario verificare le condizioni contrattuali stipulate e potrebbero essere addebitati dei costi aggiuntivi iniziali da versar al distributore del servizio per la nuova fornitura. Non è previsto alcun addebito nel caso in cui si decida, partendo da un contratto sul mercato libero, di passare nuovamente al mercato di maggior tutela.

No, i clienti che decidono di passare al mercato libero non sono obbligati al cambio di fornitore di energia elettrica. Ricordiamo che il passaggio al mercato libero sarà obbligatorio dal 1 luglio 2019.

Chi, dopo il 1 luglio 2019, non sarà passato al mercato libero rimarrà nel servizio di salvaguardia che è ben diverso dal servizio di maggior tutela.

Questo servizio è stato istituito al fine di evitare che un cliente del mercato libero, rimasto senza contratto di fornitura, restasse senza elettricità (da qui il termine di “salvaguardia”).

A livello di bolletta questa tipologia di servizio comporta costi elevati; il servizio di salvaguardia è gestito da operatori territoriali di riferimento i quali regolano le condizioni economiche. Arera rimane l’autorità di riferimento che si occupa del controllo di codesti operatori.

Tale voce, in bolletta, rappresenta appunto un ricalcolo di consumo o corrispettivo fatturato in bollette antecedenti.

I ricalcoli che si possono riscontrare sono:

  • Ricalcoli consumi precedenti stimati: questa voce è presente quando si ha la disponibilità delle letture effettive relative ai consumi, in seguito a bollette precedenti, basate su dati stimati (letture e consumi);
  • Ricalcoli consumi per altri motivi: essi si presentano al manifestarsi dei seguenti casi:
    • Modifica dei dati di misura;
    • Modifica delle componenti di prezzo.

Il funzionamento del sistema elettrico nazionale impone che sia mantenuto l’equilibrio tra offerta e domanda di energia elettrica; è quindi necessario produrre, istante per istante, la quantità di energia richiesta dalla totalità dei consumatori (famiglie e aziende).

La gestione di questa operazione è affidata a Terna, il gestore della rete di trasmissione (alta tensione).

Il cliente può scegliere tariffe differenti in base ai propri consumi optando per un’offerta con un prezzo vantaggioso nelle ore della giornata in cui maggiormente consuma.

Le fasce orarie sono 3 e vengono definite dall’autorità nel modo indicato di seguito:

  • Fascia F1 dalle 08.00 alle 19.00 dal lunedì al venerdì;
  • Fascia F2 dalle 07.00 alle 08.00 e dalle 19.00 alle 23.00 dal lunedì al venerdì;
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  • Fascia F3 dalle 00.00 alle 07.00 e dalle 23.00 alle 24.00 da lunedì a sabato, tutte le ore la domenica e i giorni festivi.

Di solito le fasce F2 e F3 vengono accorpate in un’unica fascia definita F23

Sono presenti sul mercato 2 tipologie di tariffe:

  • Tariffa monoraria: corrisponde alla fascia F0 che garantisce lo stesso prezzo dell’energia per tutto il giorno. Adatta per chi utilizza energia elettrica tutto il giorno, indipendentemente dall’orario;
  • Tariffa bioraria: il prezzo della materia prima energia varia in base alla fascia oraria. Ci saranno quindi prezzi differenti tra le fasce F1 e F23. Offerta consigliata per chi consuma maggior mente nel week-end o nelle ore serali, quando l’energia elettrica costa meno.

Dal 2017 è entrata automaticamente in vigore una nuova tariffa elettrica (TD – tariffa clienti domestici) non differenziata per i clienti domestici. La tariffa TD è indipendente dalla potenza contrattualmente impegnata e dalla condizione di residenza.

In cosa consiste la tariffa TD?

Prima della sua introduzione le tariffe domestiche (mono e bi orarie) erano suddivise, per quanto concerne gli oneri di rete, in 4 fasce di consumo. Con l’introduzione della tariffa suddetta gli oneri di rete non sono più presenti e gli scaglioni per gli oneri generali sono stati ridotti da 4 a 2. (≤ 1800 kWh; > 1800 kWh).

L’ARERA aggiorna ogni 3 mesi le componenti:

  • Quota fissa (oneri generali);
  • Quota potenza (servizi di rete);
  • Quota energia (servizi di vendita);
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determinanti le tariffe per il mercato di maggior tutela.
Nel mercato libero la Quota energia (servizi di vendita) è definita dai singoli fornitori di energia.

Potenza contrattualmente impegnata [kW]:

  • È il livello di potenza indicato nei contratti e reso disponibile dal fornitore. È definita in base alle esigenze del cliente, in funzione del tipo e del numero di apparecchi elettrici normalmente utilizzati. Si può scegliere tra i seguenti scaglioni:
    • 1,5 kW;
    • 3 kW
    • 4,5 kW;
    • 6 kW.
  • Per valori di potenza superiori, l’utenza è attivata in trifase e generalmente gli scaglioni sono: (10 – 15 – 20 – 25 – 30) kW

Potenza disponibile [kW]:

  • È la potenza massima prelevabile dall’impianto di distribuzione, superato tale limite l’erogazione viene interrotta. La potenza disponibile è pari al 10% in più rispetto a quella impegnata.

L’imposizione fiscale sull’energia elettrica è costituita dalle seguenti 2 voci:

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Imposta di consumo (accisa) – USI DOMESTICI
Abitazione di residenza anagrafica con potenza impegnata fino a 3 kW. Abitazione di residenza anagrafica con potenza impegnata fino a 3 kW. Abitazione di residenza anagrafica con potenza impegnata superiore a 3 kW. Altre abitazioni
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IVA – USI DOMESTICI
Uso domestico relativo al fabbisogno di strutture residenziali/abitative a carattere familiare o collettivo (caserma, scuola, asilo, casa di riposo, convento, orfanotrofio, brefotrofio, carcere mandamentale, condominio). Vedi circolare del Ministero delle Finanze n. 82/E del 7/4/99. 10%

Voltura:

  • È il passaggio contemporaneo del contratto di fornitura da un cliente ad un altro senza interrompere l’erogazione di energia elettrica o di gas.

Subentro:

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I rincari sono ormai all’ordine del giorno, il settore energetico è uno tra i principali settori che presenta aumenti di costi. Diventa fondamentale quindi risparmiare energia elettrica, sia a livello economico (che ambientale).

Quali potrebbero essere, a livello domestico, le accortezze da porre in essere affinché la bolletta impatti meno sulle spese a fine mese.

Le nuove tecnologie e uno stile di vita consapevole e attento agli sprechi permettono di risparmiare energia elettrica in modo semplice e senza troppo impegno.

Possibili soluzioni per ridurre sprechi di energia:

  • Elettrodomestici, anche se in standby, hanno un peso in bolletta; spegnergli completamente è un primo semplice modo per ridurre tale spreco;
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