Fotovoltaico

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    grazie al quale scoprire l’impianto adatto alle tue esigenze, il costo e la convenienza

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    per cui il nuovo costo energetico + la rata del finanziamento < costo energetico attuale

  • Sistemi di monitoraggio della produzione sempre inclusi

    per monitorare da app o pc lo stato di funzionamento del tuo impianto e la coerenza con quanto progettato

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  • - Tipo
  • - Potenza Nominale
  • - Garanzia Prodotto
  • - Garanzia sulla Resa
  • - Efficienza
  • Inverter
  • - Garanzia Prodotto
  • Monitoraggio della produzione incluso
  • Batteria
  • - Garanzia Prodotto
  • PV-PREMIUM

  • Fornitura e Installazione impianto con prodotti "Top Brand"

  • Monocristallino
  • 330 W
  • 25 anni
  • 86,2% al 25 anno
  • 19.70%
  • 12
  • A cui si può abbinare
  • 10 anni
  • PV-EUROPEO

  • Fornitura e Installazione impianto con prodotti fabbricati in Europa

  • Policristallino
  • 275 W
  • 10 anni
  • 80% al 25 anno
  • 16.80%
  • 10 anni
  • A cui si può abbinare
  • 5 anni
  • PV-STANDARD

  • Fornitura e Installazione impianto con prodotti ad alto rapporto qualità/prezzo

  • Policristallino
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  • 10 anni
  • A cui si può abbinare
  • 5 anni

Servizi aggiuntivi

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  • Abbinamento con accumulo elettrico

    Per sfruttare la tua energia elettrica anche di notte

  • Abbinamento con pompa di calore

    Per dire addio anche alle bollette per il riscaldamento

  • Attivazione dei carichi in funzione della produzione

    Attraverso dispositivi domotici

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FAQ

Frequently Asked Questions

Un impianto fotovoltaico è un “generatore” di corrente elettrica in grado di produrre energia come corrente continua. La corrente continua deve essere convertita in alternata per consentirne l’utilizzo alle utenze. Per compiere questa operazione è necessario un inverter.

L’energia prodotta può essere utilizzata dall’utente oppure ceduta in rete in caso di eccesso di produzione. L’energia ceduta alla rete elettrica viene riconosciuta dal GSE (gestore dei servizi energetici).

Un impianto fotovoltaico è composto da:

  • moduli/pannelli fotovoltaici;
  • inverter (dispositivo necessario per convertire la corrente continua generata dai pannelli in corrente alternata);
  • quadri elettrici e cavi di collegamento;

L’installazione di un impianto fotovoltaico è un investimento che mediamente di recupera nell’arco di 6/7 anni.

Un impianto fotovoltaico costituisce un sistema in grado di trasformare l’energia solare (energia radiante) in energia elettrica. Questa conversione è possibile grazie al cosiddetto ‘effetto fotovoltaico’ che appunto consente la conversione diretta della radiazione solare in energia elettrica in corrente continua. In estrema sintesi l’effetto fotovoltaico si ha quando, in una cella fotovoltaica, un fotone viene assorbito dal materiale semiconduttore costituente la cella fotovoltaica; si crea una coppia di cariche positiva-negativa che sono in grado di condurre elettricità. I moduli fotovoltaici producono energia in corrente continua.

L’inverter avrà il compito di convertire la corrente continua in alternata affinché possa essere utilizzata dalle utenze civile/industriali.

Un modulo fotovoltaico è costituito da celle che a loro volta sono costituite da silicio. Scopriamo le differenze tra silicio monocristallino e policristallino.

  Modulo monocristallino Modulo policristallino
Efficienza di conversione (potenza prodotta a pari condizioni) > se inclinazione sole più alta;

> se orientazione verso sud;

> se temperature sono basse

> se inclinazione sole più bassa;

> se orientazione non perfetta verso sud;

> se temperature sono più alte

Prezzo Generalmete moduli monocristallini più costosi dei moduli policristallini
Colore Simile al nero Tendente al blu

 

La produzione di un pannello monocristallino ha un picco nelle ore centrali della giornata (se orientato a sud);

Il pannello policristallino ha una produzione più bassa ma più costante durante il giorno.

L’efficienza (o rendimento) di un impianto dipendono da 3 condizioni:

  • Orientazione del tetto;
  • Inclinazione raggi solari;
  • Temperatura ambientale.

Il kiloWatt di picco ‘kWp’ è’ l’unità di misura utilizzata per misurare la potenza di un impianto fotovoltaico.

Questo valore viene usato per indicare la potenza erogata da un modulo o da una cella fotovoltaica se sottoposti alle condizioni standard di:

  • irradiazione di 1000 W/mq;
  • temperatura di cella di 25 °C.

L’impianto fotovoltaico permette una sensibile riduzione delle spese in bolletta con vantaggi economici dipendenti dalla differenza tra la quantità di energia prodotta e l’effettivo consumo dell’utenza. Inoltre grazie alle tariffe incentivanti promosse dal programma Conto Energia, ogni singolo kWh prodotto dall’impianto viene pagato dal Gestore Elettrico di riferimento, riducendo i tempi di ritorno dell’investimento.

Altri vantaggi:

  • Assenza di qualsiasi tipo di emissione inquinante, no emissioni di CO2 in atmosfera;
  • Incentivi fiscali;
  • Ritorno dell’investimento in 6/7 anni.
  • Costi di esercizio e di manutenzione irrisori;
  • Produzione energetica nelle ore diurne, quando la richiesta è maggiore e  l’energia è più costosa;
  • Modularità del sistema;
  • Fonte energetica vicina agli utilizzatori e conseguente riduzione delle perdite di trasmissione;
  • Riduzione dei carichi energetici sulla linea elettrica;
  • Abbattimento del costo dei consumi elettrici.

Svantaggi:

  • Costo iniziale dell’investimento, sono in diminuzione;
  • Fonte solare variabile.

I pannelli fotovoltaici presenti attualmente sul mercato sono caratterizzati da una vita utile superiore ai 30 anni.

Il rendimento dei moduli fotovoltaici viene generalmente garantito per almeno 20 anni, con cali della produttività al termine di tale periodo non superiori al 20% delle prestazioni certificate in fase di installazione.

L’utilizzatore finale beneficia dunque di un rendimento minimo garantito del proprio impianto che consente un rapido recupero dell’investimento iniziale.

Al decorrere del termine di tale garanzia, i pannelli presenteranno rendimenti compresi tra il 60% e l’80% della produttività iniziale per un periodo di 10 anni circa.

Per quanto riguarda gli inverter invece la garanzia è compresa tra i 2 ed i 10 anni.

Anche in condizioni climatiche sfavorevoli, ad esempio cielo coperto e pioggia, l’impianto fotovoltaico riesce a sfruttare la radiazione solare per la produzione di energia elettrica, garantendo tuttavia dei livelli di rendimento inferiori rispetto a quelli raggiunti in caso di radiazione solare diretta. In caso di produzione energetica insufficiente a soddisfare il fabbisogno dell’utenza è possibile usufruire dell’energia fornita dalla rete elettrica pubblica

È consigliabile la pulizia dei moduli almeno una volta l’anno da una ditta specializzata con dispositivi e prodotti idonei.

Le operazioni di pulizia dovrebbero essere fatte nel periodo estivo, in quanto nei  mesi invernali la pioggia provvede alla pulizia dei pannelli. È sconsigliato l’utilizzo di acqua non trattata poiché potrebbe contenere calcare.

Nonostante la fine degli incentivi in Conto Energia installare un impianto fotovoltaico può essere un investimento redditizio anche oggi; i prezzi degli impianti “chiavi in mano” sono notevolmente scesi negli ultimi anni e, dimensionando l’impianto in base ai propri consumi si possono arrivare a tempi di rientro dell’investimento molto interessanti.

Oltre al costo totale dell’investimento, l’altro fattore fondamentale per rendere conveniente il fotovoltaico è la massimizzazione dell’autoconsumo (utilizzare direttamente quanta più energia possibile prodotta dall’impianto, senza farla passare per la rete elettrica); l’energia usata direttamente è maggiormente conveniente perché su questa non si pagano oneri di rete e di sistema, tasse e costi di dispacciamento e commercializzazione, che attualmente pesano per quasi il 60% del prezzo del kWh in bolletta.

Non è possibile azzerare la bolletta. I costi fissi: oneri fiscali, costi distributivi, IVA o componenti ambientali vengono applicati indipendentemente dai consumi.

COSA È

Lo scambio sul posto è una delle più importanti agevolazioni statali inerente gli impianti di produzioni di energia elettrica da fonte rinnovabile.

Colui che decide di installare un impianto fotovoltaico, al servizio della propria abitazione o azienda, lo fa con l’obiettivo principe di autoconsumare una parte dell’energia prodotta. Tale energia viene in parte autoconsumata e in parte immessa in rete. Quest’ultima viene ritirata dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) con due diverse modalità: il ritiro dedicato, oggi non più conveniente, oppure tramite lo scambio sul posto (SSP).

Lo scambio sul posto (SSP) è un meccanismo che valorizzata tutta l’energia immessa dall’utente nella rete elettrica. Non si tratta di una “vendita”, ma di una forma di valorizzazione dell’energia ceduta alla rete.
Questo meccanismo considera non solo l’energia immessa, ma anche l’energia prelevata dalla rete per soddisfare i consumi propri del cliente. In altre parole è una compensazione economica tra immissione nella rete e prelievi dalla rete.

L’attivazione dello scambio sul posto è gratuita ed è cumulabile con la detrazione fiscale (50% in 10 anni) prevista per l’installazione dei pannelli fotovoltaici.

CALCOLO DEL CONTRIBUTO

Per il calcolo del contributo sono sufficienti due soli dati di lettura:

  1. kWh immessi nella rete elettrica;
  2. kWh prelevati dalla rete elettrica.

I primi sono riconosciuti dal GSE, i secondi sono quelli pagati in bolletta dall’utente al proprio fornitore.

Lo scambio sul posto in conclusione prevede i seguenti contributi:

  1. Contributo in conto scambio ‘Cs’;
  2. Eccedenze eventuali: se a fine anno il valore dell’energia immessa in rete è > del valore dell’energia prelevata dalla rete, si hanno delle eccedenze.

Il gestore dei servizi energetici (GSE) utilizza la formula seguente per il calcolo del Contributo in conto scambio ‘Cs’:

Cs = min ( Oe ; Cei ) + CUsf x Es

Cs  Contributo in conto scambio
Oe  Onere dell’energia prelevata dalla rete  = PUN x kWh prelevati
Cei  Controvalore dell’energia immessa in rete  = Prezzo zonale orario energia x kWh immessi
Cusf  Corrispettivo unitario di scambio forfetario  = oneri sistema + costi di rete
Es  Quantità di energia scambiata  = min (kWh immessi; kWh prelevati)

Come sono calcolate eventuali eccedenze:

Se

  • kWh immessi in rete sono > kWh prelevata dalla rete si hanno le eccedenze.

L’eccedenza (calcolata a fine anno) è espressa in euro come differenza tra i due valori.

Secondo una circolare emessa dall’Agenzia delle Entrate (n° 36/E del 19/12/2013), gli Impianti Fotovoltaici, poiché generano una rendita, sono da considerarsi come una “pertinenza accatastabile”.

Sono esclusi solo gli impianti con potenza ≤ a 3 kWp (oppure impianti con Potenza < al triplo del n° delle unità immobiliari servite). Per gli impianti di potenza maggiore occorre verificare l’incremento che possono apportare alla rendita catastale, se è superiore al 15% occorre effettuare anche la variazione della Scheda Catastale.

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Un impianto fotovoltaico è composto da:

  • moduli/pannelli fotovoltaici;
  • inverter (dispositivo necessario per convertire la corrente continua generata dai pannelli in corrente alternata);
  • quadri elettrici e cavi di collegamento;

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Un impianto fotovoltaico costituisce un sistema in grado di trasformare l’energia solare (energia radiante) in energia elettrica. Questa conversione è possibile grazie al cosiddetto ‘effetto fotovoltaico’ che appunto consente la conversione diretta della radiazione solare in energia elettrica in corrente continua. In estrema sintesi l’effetto fotovoltaico si ha quando, in una cella fotovoltaica, un fotone viene assorbito dal materiale semiconduttore costituente la cella fotovoltaica; si crea una coppia di cariche positiva-negativa che sono in grado di condurre elettricità. I moduli fotovoltaici producono energia in corrente continua.

L’inverter avrà il compito di convertire la corrente continua in alternata affinché possa essere utilizzata dalle utenze civile/industriali.

Un modulo fotovoltaico è costituito da celle che a loro volta sono costituite da silicio. Scopriamo le differenze tra silicio monocristallino e policristallino.

  Modulo monocristallino Modulo policristallino
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L’efficienza (o rendimento) di un impianto dipendono da 3 condizioni:

  • Orientazione del tetto;
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Il kiloWatt di picco ‘kWp’ è’ l’unità di misura utilizzata per misurare la potenza di un impianto fotovoltaico.

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  • irradiazione di 1000 W/mq;
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Il rendimento dei moduli fotovoltaici viene generalmente garantito per almeno 20 anni, con cali della produttività al termine di tale periodo non superiori al 20% delle prestazioni certificate in fase di installazione.

L’utilizzatore finale beneficia dunque di un rendimento minimo garantito del proprio impianto che consente un rapido recupero dell’investimento iniziale.

Al decorrere del termine di tale garanzia, i pannelli presenteranno rendimenti compresi tra il 60% e l’80% della produttività iniziale per un periodo di 10 anni circa.

Per quanto riguarda gli inverter invece la garanzia è compresa tra i 2 ed i 10 anni.

Anche in condizioni climatiche sfavorevoli, ad esempio cielo coperto e pioggia, l’impianto fotovoltaico riesce a sfruttare la radiazione solare per la produzione di energia elettrica, garantendo tuttavia dei livelli di rendimento inferiori rispetto a quelli raggiunti in caso di radiazione solare diretta. In caso di produzione energetica insufficiente a soddisfare il fabbisogno dell’utenza è possibile usufruire dell’energia fornita dalla rete elettrica pubblica

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Oltre al costo totale dell’investimento, l’altro fattore fondamentale per rendere conveniente il fotovoltaico è la massimizzazione dell’autoconsumo (utilizzare direttamente quanta più energia possibile prodotta dall’impianto, senza farla passare per la rete elettrica); l’energia usata direttamente è maggiormente conveniente perché su questa non si pagano oneri di rete e di sistema, tasse e costi di dispacciamento e commercializzazione, che attualmente pesano per quasi il 60% del prezzo del kWh in bolletta.

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COSA È

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Lo scambio sul posto (SSP) è un meccanismo che valorizzata tutta l’energia immessa dall’utente nella rete elettrica. Non si tratta di una “vendita”, ma di una forma di valorizzazione dell’energia ceduta alla rete.
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Cs = min ( Oe ; Cei ) + CUsf x Es

Cs  Contributo in conto scambio
Oe  Onere dell’energia prelevata dalla rete  = PUN x kWh prelevati
Cei  Controvalore dell’energia immessa in rete  = Prezzo zonale orario energia x kWh immessi
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