Rifasatore

Vuoi aumentare la qualità dell'energia, riducendo consumi e guasti?

Scegli i RIFASATORI di Rete Risparmio Energia!

  • Elimina gli assorbimenti dalla rete di Energia Reattiva

    Con importanti risparmi nella bolletta elettrica

  • Migliora la tensione di rete

    Eliminando le armoniche dannose.

  • Controllo e gestione attraverso microprocessori

    monitorabili da remoto

  • Obbligatorio se il fattore di potenza medio mensile < 0.7

    In caso contrario (mancato rifasamento dell’impianto) si è soggetti a penali.

LA NOSTRA OFFERTA

Ideale per ogni tipo di edificio con un tetto a disposizione.
  • Pacchetti

  • Servizio
  • Progetto termotecnico a norma di legge
  • Sistema di monitoraggio
  • Software di controllo dati
  • Detrazioni Fiscali
  • Dimensionamento
  • BASIC

  • Fornitura e installazione chiavi in mano rifasatore

  • 50%
  • STANDARD

  • Fornitura e installazione chiavi in mano rifasatore + sistema di monitoraggio

  • 65%
  • PREMIUM

  • Fornitura e installazione chiavi in mano rifasatore + sistema di monitoraggio + software di misurazione dati

  • 65%

1) Offerta vincolata a sopralluogo tecnico

Servizi aggiuntivi

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  • Fornitura elettrica più vantaggiosa

    Ti proponiamo l’offerta luce più conveniente sul mercato

  • Finanziamento

    Possibilità di finanziare l’intervento a seconda del tipo di cliente

  • Impianto di monitoraggio dei consumi

    Fornitura e installazione chiavi in mano

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FAQ

Frequently Asked Questions
Qualsiasi utilizzatore che trasforma energia elettrica in un’altra forma di energia (meccanica, luminosa, termica, chimica…) assorbe potenza attiva e reattiva. L’energia reattiva, pur non essendo direttamente convertita in altre forme, contribuisce ad incrementare la potenza totale transitante nella rete elettrica.

P = Potenza attiva = V I cos(fi)

Q = Potenza reattiva = V I sen(fi)

Il rifasamento, per generare in sito l’energia reattiva necessaria per il trasferimento di potenza elettrica utile,  gioca un ruolo rilevante nella gestione delle reti in corrente alternata. Con questa procedura si vuole ridurre l’angolo di sfasamento tra tensione e corrente.

I = P/(V cos(fi))

Dalla formula si nota chiaramente che a parità di potenza attiva e di tensione di alimentazione, la corrente che assorbe l’utilizzatore è inversamente proporzionale al cosϕ (fattore di potenza). Più basso è il fattore di potenza, più alto sarà il valore della corrente assorbita. Questo si traduce in maggiori costi e perdite sulle linee elettriche.

Il rifasamento quindi permette di ridurre lo spreco di energia reattiva, con importanti risparmi nella bolletta elettrica.

Sul costo dell’Energia elettrica incide notevolmente la penalità per basso Fattore di Potenza (cos j), applicata nei contratti di fornitura. Nelle utenze industriali, la maggior parte dei carichi è costituita da motori e trasformatori, che generano un campo magnetico. Questo fatto introduce uno sfasamento tra tensione e corrente, causando il consumo di potenza reattiva.

Il Rifasamento è una tecnica che, migliorando il Fattore di Potenza delle macchine elettriche, consente di utilizzare razionalmente l’energia, realizzando importanti risparmi economici e rilevanti miglioramenti tecnici, crescenti quanto maggiore è il fabbisogno di energia elettrica

I vantaggi che porta il rifasamento di un impianto sono sintetizzati di seguito:

  • Fatture di energia elettrica ridotte di importi anche notevoli, tanto che nella maggioranza dei casi il complesso automatico di rifasamento si ripaga in un anno di esercizio, o meno;
  • Riduzione delle perdite di energia per riscaldamento dei cavi elettrici;
  • Maggiore potenzialità dell’impianto;
  • Più disponibilità di potenza e minore riscaldamento da parte del trasformatore;
  • Riduzione degli interventi intempestivi del limitatore di corrente che interrompono il ciclo produttivo.

Il modo più semplice per risolvere il problema del basso Fattore di Potenza di un impianto è quello di collegare dei condensatori di rifasamento in parallelo ai carichi (motori e trasformatori).

Alternativamente, in caso di motori vetusti, potrebbe risultare più conveniente sostituire il motore stesso con uno di nuova generazione che non solo riduce drasticamente lo sfasamento ma che anche riduce notevolmente i consumi essendo molto più efficiente.

Mediante l’azione combinata della batteria intelligente di condensatori e del filtro di armoniche simultaneo incorporati nell’apparecchio Econelec, si ottiene:

  • L’eliminazione di tutte le armoniche dannose;
  • La compensazione della energia reattiva circolante negli impianti.

Principio di funzionamento:

Il dispositivo di controllo a microprocessore si occupa di realizzare la misurazione in tempo reale delle principali variabili del sistema elettrico, a partire dalle quali sceglie la strategia migliore da adottare.

Quando necessario il sistema selezionerà la migliore configurazione di elementi capacitivi ed induttivi per ottenere la duplice funzione di assestare il Fattore di Potenza al suo valore ottimale e fornire un filtro passabanda a frequenze selezionate in precedenza, fornendo un percorso a bassa impedenza per ridurre al minimo le armoniche nocive esistenti nell’impianto.

Il comportamento dell’Econelec è simile a quello di un comune rifasatore ma, invece di utilizzare solo i condensatori, compone un filtro risonante per fornire una via a bassa impedenza alle armoniche presenti in rete, riducendole e pulendo la forma d’onda della sinusoide d’alimentazione.

Questo è chiamato filtro LC passabanda (una combinazione di condensatori e induttanze sintonizzati su frequenze da eliminare).

La selezione del filtro appropriato per ciascun caso e la sua integrazione con la correzione del fattore di potenza suppone una complessità importante che l’apparecchio deve risolvere in tempo reale.

Anche se può sembrare che la cattiva qualità dell’onda, in un impianto di armoniche elettrico, venga deteminata dalla qualità dell’alimentazione, nella maggioranza dei casi non è così, e l’interferenza della rete si produce al contrario, dai carichi all’alimentazione. Questo è dovuto al fatto che un’alimentazione pura senza interferenze, per creare un impianto elettrico a bassa tensione (in cui i recettori sono composti da elementi con carichi non lineari, commutati, o generatori di armoniche) provoca una corrente distorta rispetto alla sinusoide di tensione.

A causa delle resistenze delle connessioni, questa corrente causa cadute di tensione distorte lungo tutto il percorso, dai centri di distribuzione e di trasformazione fino ai punti di alimentazione, dopodiché in determinati casi, le interferenze si trasferiscono dai carichi alla compagnia di distribuzione e al resto degli abbonati collegati alla cabina di trasformazione.

Oltre alla moltitudine di fattori che influenzano la qualità della fornitura di un impianto elettrico, come definiti nella sezione precedente, di seguito descriveremo più in dettaglio la generazione di armoniche negli impianti interni e come tali interferenze si producono.

Si è già accennato che l’ampio uso di apparecchiature elettroniche sta generando una quantità crescente di armoniche nelle reti di distribuzione. Abitualmente, questi componenti tendono a concentrarsi in apparecchiature di elaborazione dati (computer, server di grandi dimensioni), gruppi di continuità di servizio (UPS), avviatori e variatori di velocità dei motori in generale (ventilatori, ascensori, impianti di risalita, gru, macchinari di tutti i tipi), sistemi di aria condizionata, impianti d’illuminazione con reattori elettronici e le lampade fluocompatte e LED.

Gli elementi elettrici nei quali si produce un flusso discontinuo di corrente a causa del loro funzionamento intrinseco sono quelli che producono maggiori perturbazioni. In questo insieme si includono le apparecchiature di saldatura ad arco (dove la corrente è del tutto irregolare in funzione del contatto dell’elettrodo con il giunto saldato), ed i motori a spazzole (dato che causano un contatto discontinuo al cambio di lamine). Le forme d’onda che causano queste attrezzature sono quelle che generano le maggiori interferenze elettriche.

È ben noto che i carichi alimentati con corrente alternata (motori, trasformatori, induttanze, ecc…) che hanno bisogno per il loro funzionamento della generazione di campi magnetici, causano una corrente ritardata vettorialmente rispetto alla tensione che la alimenta.

Questo porta ad un flusso oscillante di energia tra l’alimentazione e il carico. Si eroga una potenza (chiamata potenza apparente) maggiore di quella necessaria. Parte di essa sarà consumata per ottenere il lavoro utile sulla macchina (potenza attiva P), mentre un’altra parte sarà successivamente restituita all’alimentazione (potenza reattiva Q).

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P = Potenza attiva = V I cos(fi)

Q = Potenza reattiva = V I sen(fi)

Il rifasamento, per generare in sito l’energia reattiva necessaria per il trasferimento di potenza elettrica utile,  gioca un ruolo rilevante nella gestione delle reti in corrente alternata. Con questa procedura si vuole ridurre l’angolo di sfasamento tra tensione e corrente.

I = P/(V cos(fi))

Dalla formula si nota chiaramente che a parità di potenza attiva e di tensione di alimentazione, la corrente che assorbe l’utilizzatore è inversamente proporzionale al cosϕ (fattore di potenza). Più basso è il fattore di potenza, più alto sarà il valore della corrente assorbita. Questo si traduce in maggiori costi e perdite sulle linee elettriche.

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Il modo più semplice per risolvere il problema del basso Fattore di Potenza di un impianto è quello di collegare dei condensatori di rifasamento in parallelo ai carichi (motori e trasformatori).

Alternativamente, in caso di motori vetusti, potrebbe risultare più conveniente sostituire il motore stesso con uno di nuova generazione che non solo riduce drasticamente lo sfasamento ma che anche riduce notevolmente i consumi essendo molto più efficiente.

Mediante l’azione combinata della batteria intelligente di condensatori e del filtro di armoniche simultaneo incorporati nell’apparecchio Econelec, si ottiene:

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Principio di funzionamento:

Il dispositivo di controllo a microprocessore si occupa di realizzare la misurazione in tempo reale delle principali variabili del sistema elettrico, a partire dalle quali sceglie la strategia migliore da adottare.

Quando necessario il sistema selezionerà la migliore configurazione di elementi capacitivi ed induttivi per ottenere la duplice funzione di assestare il Fattore di Potenza al suo valore ottimale e fornire un filtro passabanda a frequenze selezionate in precedenza, fornendo un percorso a bassa impedenza per ridurre al minimo le armoniche nocive esistenti nell’impianto.

Il comportamento dell’Econelec è simile a quello di un comune rifasatore ma, invece di utilizzare solo i condensatori, compone un filtro risonante per fornire una via a bassa impedenza alle armoniche presenti in rete, riducendole e pulendo la forma d’onda della sinusoide d’alimentazione.

Questo è chiamato filtro LC passabanda (una combinazione di condensatori e induttanze sintonizzati su frequenze da eliminare).

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Anche se può sembrare che la cattiva qualità dell’onda, in un impianto di armoniche elettrico, venga deteminata dalla qualità dell’alimentazione, nella maggioranza dei casi non è così, e l’interferenza della rete si produce al contrario, dai carichi all’alimentazione. Questo è dovuto al fatto che un’alimentazione pura senza interferenze, per creare un impianto elettrico a bassa tensione (in cui i recettori sono composti da elementi con carichi non lineari, commutati, o generatori di armoniche) provoca una corrente distorta rispetto alla sinusoide di tensione.

A causa delle resistenze delle connessioni, questa corrente causa cadute di tensione distorte lungo tutto il percorso, dai centri di distribuzione e di trasformazione fino ai punti di alimentazione, dopodiché in determinati casi, le interferenze si trasferiscono dai carichi alla compagnia di distribuzione e al resto degli abbonati collegati alla cabina di trasformazione.

Oltre alla moltitudine di fattori che influenzano la qualità della fornitura di un impianto elettrico, come definiti nella sezione precedente, di seguito descriveremo più in dettaglio la generazione di armoniche negli impianti interni e come tali interferenze si producono.

Si è già accennato che l’ampio uso di apparecchiature elettroniche sta generando una quantità crescente di armoniche nelle reti di distribuzione. Abitualmente, questi componenti tendono a concentrarsi in apparecchiature di elaborazione dati (computer, server di grandi dimensioni), gruppi di continuità di servizio (UPS), avviatori e variatori di velocità dei motori in generale (ventilatori, ascensori, impianti di risalita, gru, macchinari di tutti i tipi), sistemi di aria condizionata, impianti d’illuminazione con reattori elettronici e le lampade fluocompatte e LED.

Gli elementi elettrici nei quali si produce un flusso discontinuo di corrente a causa del loro funzionamento intrinseco sono quelli che producono maggiori perturbazioni. In questo insieme si includono le apparecchiature di saldatura ad arco (dove la corrente è del tutto irregolare in funzione del contatto dell’elettrodo con il giunto saldato), ed i motori a spazzole (dato che causano un contatto discontinuo al cambio di lamine). Le forme d’onda che causano queste attrezzature sono quelle che generano le maggiori interferenze elettriche.

È ben noto che i carichi alimentati con corrente alternata (motori, trasformatori, induttanze, ecc…) che hanno bisogno per il loro funzionamento della generazione di campi magnetici, causano una corrente ritardata vettorialmente rispetto alla tensione che la alimenta.

Questo porta ad un flusso oscillante di energia tra l’alimentazione e il carico. Si eroga una potenza (chiamata potenza apparente) maggiore di quella necessaria. Parte di essa sarà consumata per ottenere il lavoro utile sulla macchina (potenza attiva P), mentre un’altra parte sarà successivamente restituita all’alimentazione (potenza reattiva Q).

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