L’obbligo della diagnosi e del monitoraggio dei consumi secondo il DLGS 102/2014

Diagnosi e Monitoraggio: Obbligo legislativo od opportunità?

Il monitoraggio e la diagnosi energetica, oltre che ad essere obbligatorie per imprese energivore e per gradi imprese con consumi oltre i livelli consentiti, rappresentano un’opportunità imperdibile per riuscire ad abbattere i propri costi energetici ed identificare soluzioni per il rinnovo energetico del proprio edificio.

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Cosa è

L’efficienza energetica si ottiene installando dispositivi a basso consumo energetico ma non solo, anche attraverso un controllo dei suddetti dispositivi, al fine di ottimizzare i consumi. Il corretto utilizzo dell’energia passa attraverso il monitoraggio dei consumi energetici. Grazie a sistemi di misura, tramite installazione di hardware e software per l’analisi puntuale e periodica degli assorbimenti energetici, si può analizzare il comportamento nel tempo degli impianti installati presso una qualsiasi azienda o presso una qualsiasi struttura che utilizza energia.

Il monitoraggio è un’operazione che consiste nell’installazione di dispositivi di misura in sito, che permettono di tracciare i consumi di energia degli impianti/apparecchiature energivore. Non solo, i più recenti sistemi di monitoraggio permettono anche di fare proiezioni sugli andamenti futuri.

Un adeguato sistema di monitoraggio consente quindi di:

  • Visualizzare in real time i consumi energetici;
  • Analizzare i consumi energetici e individuare eventuali sprechi;
  • Attuare quelle soluzioni per effettuare interventi di miglioramento energetico.

 

Per chi è obbligatorio

1. Per le imprese:

Il Dlgs 102/2014 introduce l’obbligo ad eseguire diagnosi energetiche ogni 4 anni, a partire dal 5 dicembre 2015. Le imprese che hanno effettuato la diagnosi energetica nel 2015 e obbligate a rinnovarla nel 2019 sono:

  • Grandi Imprese (più di 249 persone, oppure fatturato annuo > € 50 mln, oppure attivo > € 43 mln) che non abbiano adottato sistemi di gestione ISO 50001 o EN ISO14001;
  • Imprese a forte consumo di energia altrimenti dette Energivori, (DM 05.04.2013) indipendentemente dalla loro dimensione.

Con questa imposizione il dlgs 102/2014 obbliga, per le redazioni delle prossime diagnosi energetiche, il monitoraggio degli asset principali: nel 2015 le Diagnosi Energetiche sono state redatte con dati stimati, nel 2019 sarà obbligatorio effettuarle con dati misurati (conformi a standard nazionali ed internazionali: ISO, UNI, ect).

I consumi energetici devono essere monitorati entro dicembre 2017, perché le diagnosi energetiche nel 2019 dovranno basarsi sui dati dell’intero 2018.

2. Per i condomini con impianto centralizzato:

Dal 1° luglio 2017 i condomini sono obbligati a dotare gli impianti centralizzati di sistemi di contabilizzazione del calore; ciascun utente pagherà in base all’effettivo consumo.

 Vantaggi che ne derivano

Vantaggi fiscali, tempi di ritorno brevi e risparmi futuri:

Se sei una PMI puoi usufruire di contributi regionali per l’efficientamento energetico. Regione Lombardia ha istituito un bando, con scadenza il 30 settembre 2019, per incentivare la realizzazione delle seguenti tipologie di interventi:

  • Diagnosi energetiche;
  • Sistemi di gestione dell’energia.

Nel dettaglio si tratta di contributi a fondo perduto nella misura del 50% per le diagnosi energetiche. Come detto le diagnosi energetiche risulteranno obbligatorie e imporranno il monitoraggio per l’acquisizione dei consumi delle aree funzionali oltre ai consumi generali. Il contributo massimo erogabile è pari a € 5.000,00.

Il costo di un sistema di monitoraggio varia in base al numero dei punti di misura, alle grandezze che si intendono misurare e ai software di controllo. Solitamente le grandezze da misurare sono le seguenti:

  • Potenza attiva e reattiva;
  • Energia assorbita attiva e reattiva;
  • Fattore di potenza.

L’adozione di un sistema di monitoraggio porta essenzialmente a 2 tipi di benefici:

  1. In termini di risparmio, dovuto alle azioni che l’implementazione del sistema ha permesso di raggiungere;
  2. In termini economici, derivanti da un migliore utilizzo dell’energia.

Esempio:

UNA GRANDE AZIENDA CHIMICA

Facciamo riferimento ad un’azienda chimica con i seguenti costi relativi a energia elettrica e gas naturale (in aumento del 3-4% negli ultimi anni):

Bolletta elettrica              €             835.000
Bolletta gas naturale      €             250.000

L’azienda ha deciso di controllare i propri consumi e monitorare i principali impianti di consumo energetico della sua unità produttiva.

Il primo passo è stato la redazione della diagnosi energetica tramite il noleggio di un sistema di monitoraggio composto da 8 punti di misura. Questo ha permesso di individuare in modo preciso e dettagliato il costo dell’energia elettrica per le varie linee di prodotto; l’azienda ha potuto individuare i margini reali su ogni prodotto e, tramite un’analisi di mercato, rilevare un certo svantaggio verso aziende produttrici dei medesimi prodotti a costi inferiori.
In seguito alle misure effettuate si sono riscontrati sprechi energetici quantificabili circa in € 30.000 (pari al 3% della bolletta elettrica) che tramite semplici azioni correttive è stato possibile eliminare. Considerando poi che l’audit comprensivo del noleggio è costato 10’000 €, la diagnosi ha presentato un PBT di soli 4 mesi.

La tabella riporta i sei interventi individuati attraverso i dati raccolti in accordo con i requisiti imposti con le linee guida, attraverso i quali sarà possibile ottenere ulteriori guadagni e recuperare competitività sul mercato.

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ESCo: Energy Service Company